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pubblicato luned́ 27 giugno 2011
Il cammino verso il quarto convegno diocesano è iniziato. Quasi 700 tra sacerdoti e laici sono convenuti venerdì scorso, 17 giugno, in Cattedrale per ascoltare dalla voce del Vescovo e del Vicario generale il senso e lo scopo del convegno e le tappe del percorso di questa grande esperienza di Chiesa. E insieme al loro Pastore hanno pregato con fede il Padre perché accompagni ogni momento di questa avventura. Di particolare intensità la preghiera corale del salmo 37, da cui è tratto il titolo del convegno, con il ritornello musicato dal nostro don Fulvio Silotto.
Lo scopo ultimo del convegno lo ha ben spiegato il Vescovo nella sua riflessione: intraprendere una nuova missione evangelizzatrice portando a tutti il primo annuncio. Come fece il diacono Filippo con l'Etiope eunuco che leggeva le Scritture ma faticava a comprenderle. «La terra e il tempo in cui tu abiti sono sempre terra e tempo in cui poter e dover annunciare Gesù - ha sottolineato il Vescovo -. Contro la tentazione di rimpiangere situazioni passate o di fantasticare su future situazioni ipoteticamente ideali per la fede e l'evangelizzazione, "abita la terra e vivi con fede" (questo il titolo del convegno ripreso dal salmo 37, ndr). Cioè vivi la tua fede, testimoniala, trasmettila. Proprio in questa realtà in cui il Signore ti ha posto a vivere. Le eventuali difficoltà, le condizioni non sempre ideali della situazione in cui ti trovi (tu e la tua comunità cristiana) non possono e non devono rendere impossibile la vita e l'annuncio evangelico».
«C'è una certa analogia tra l'eunuco e l'uomo d'oggi - ha proseguito il Vescovo -: ricco e sterile, sazio di beni, ma spesso incapace di trovare senso alla vita e (più ancora) di indicarlo agli altri. Eppure quell'uomo, ricco e sterile, cerca il senso della sua vita. E lo cerca in direzione dell'esperienza religiosa: egli cerca il vero volto di Dio». Ma da solo l'Etiope non riesce a incontrare il vero volto di Dio: fu Filippo a disvelarglielo. Oggi «tocca a ciascuno di noi, pur con compiti e modi differenti» promuovere la conoscenza del volto di Dio perché «ognuno di noi battezzati (ed ecco che torna il tema del piano pastorale, ndr) è costituito guida per chi cerca luce e speranza per la propria vita».
Toccante l'esortazione finale del Vescovo: «"Abita la terra e vivi con fede": abita quella terra che è questa tua Chiesa diocesana, accoglila con fede come il dono che il Signore ti sta facendo e dà il tuo contributo perché essa diventi, sempre più e sempre meglio, annuncio e testimonianza dell'amore di Dio per gli uomini».
Federico Citron
(da L'Azione, n. 28 del 26/6/2011)