Incontro formativo dei preti giovani
19:00: S. Messa con il conferimento del ministero dell'accolitato
20:30: Corso di formazione per nuovi ministri straordinari della Comunione
20:30: Primo incontro di formazione per le équipe di accompagnamento al Battesimo
20:30: Corso di formazione per nuovi ministri straordinari della Comunione
18:30: S. Messa per le vocazioni di speciale consacrazione
Pellegrinaggio diocesano per il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità
08:30: Pellegrinaggio dei catechisti
09:00: Giornata di cultura: arte sacra, bellezza, beni della Chiesa, catechesi
15:00: Incontro del percorso missionario "Andiamo oltre"
16:30: Incontro sul tema "vivere la fertilità"
19:00: S. Messa col mandato ai nuovi ministri straordinari della Comunione
L'ecumenismo e il dialogo interreligioso, prima ancora che strumenti della carità ecclesiale, intendono servire l'evangelizzazione. Essi hanno a cuore che la comprensione della verità rivelata raggiunga tutti gli uomini e, secondo direzioni diverse (l'ecumenismo solo nei confronti dei cristiani, il dialogo interreligioso verso i credenti di tutte le religioni), innervi la vita di ogni persona.
Tuttavia quando si affrontano questi argomenti si pensa comunemente che riguardino i pochi 'addetti ai lavori'; dobbiamo, invece, convincerci del contrario: tutti i battezzati devono contribuire alla nuova evangelizzazione.
Per quanto riguarda l'ecumenismo possiamo distinguere:
È l'impegno di preghiera per chiedere a Dio il dono dell'unità dei cristiani, per sostenere l'ecumenismo dottrinale, la conversione interiore e la purificazione della memoria. È a portata di tutti.
Colloqui ed incontri sono svolti tra i rappresentanti delle confessioni cristiane al fine di interpretare o chiarire espressioni e termini teologici, per modificare abitudini invalse, per raggiungere accordi a livello di dottrina e di esperienza ecclesiale.
È la responsabilità che ogni cristiano deve avere nei confronti di se stesso nel vivere meglio il Vangelo; ciò rappresenta una forma di ecumenismo spirituale, perché unisce già i battezzati nell'impegno di essere discepoli di Cristo Gesù, oltre le varie diversità. Anche questo è a portata di tutti.
Si tratta di togliere dalla mente, dalle parole e dalle azioni il rancore e l'astio che vengono dai ricordi dei singoli fedeli e delle confessioni cristiane riguardo le motivazioni delle divisioni passate: atteggiamenti che ostacolerebbero i buoni propositi per una serena riconciliazione. È impegno di ogni persona.