Mostra gli altri articoli sul Convegno ecclesiale diocesano 2011-12
pubblicato mercoledì 11 gennaio 2012
la traccia dell'intervento del Vescovo (46 KB)
Nel suo intervento il Vescovo ha anche rilevato come non tutte le parrocchie abbiano offerto un contributo per la prima fase del convenire diocesano. «Certamente ci sono situazioni e ragioni diverse che spiegano questo fatto - ha sottolineato il Vescovo -. Non è qui il luogo di analizzare queste cause. Mi pare però di offrire questa considerazione. Io mi sono interrogato su che cosa avrei dovuto o dovrei fare nei confronti di queste parrocchie. E mi è venuto in mente ciò che mi ha detto qualche anno fa una mamma, che viveva la fase adolescenziale-giovanile dei suoi figli. Costoro si guardavano bene dal fare ciò che la mamma desiderava proprio nell'aspetto della loro vita cristiana (frequenza alla messa, incontri formativi...). Quella mamma ci restava molto male. E tuttavia la sua riflessione mi è sembrata molto interessante. «Se io mi limitassi a usare con i miei figli la via del rimprovero e delle minacce, forse otterrei qualcosa, ma non di grande qualità. Ho trovato che la via più utile e feconda è quella di fargli venire voglia di fare ciò che è giusto fare. Fargli vedere che ne vale la pena. Fargli vedere (con il mio modo di vivere) che chi lo fa - anche se gli costa fatica - poi è contento. Fargli vedere che, facendolo, poi troverai frutti buoni". Sono convinto che quella mamma avesse ragione. Certamente ci può (e ci deve) essere il momento del richiamo, della "correzione fraterna". Ma credo che la strada migliore sia quella di "far venire voglia di fare questo percorso". "Far venire voglia" mostrando che è un percorso che fa crescere, che produce frutti buoni. Questo vale sia nei confronti delle parrocchie che si sono mostrate poco sensibili a questo cammino del Convegno, sia nei confronti di tante persone che (come è emerso dalle risposte pervenute) si mostrano indifferenti alle tematiche affrontate in questi tre anni: "Questi temi hanno toccato solo una piccola minoranza di persone!". D'accordo, ma tu non devi dire: "Allora lascio perdere anch'io!". No. Devi dire: "Mi impegno a vivere in modo tale che gliene venga voglia anche a loro!". Suggerisco di prendere questa strada».
(da L'Azione, n. 1 dell'8/1/2012)