09:30: Festival Biblico: "Amo ergo sum"
15:00: Festival Biblico: "Amoris laetitia. Lo spazio vitale della famiglia"
16:30: Festival Biblico: "L’eros di Dio per noi. L’amore nel Cantico dei Cantici"
18:30: Festival Biblico: "Appartenersi. Perché l'amore è una risorsa"
20:30: Veglia di Pentecoste
21:00: Festival Biblico: "Dimmi un verso anima mia. La poesia come atto d’amore"
07:00: Festival Biblico: "Alla ricerca dell’uomo interiore"
12:00: Festival Biblico: "Agape in convivio"
15:00: Festival Biblico: "Una vita donata per amore: Suor Maria De Coppi"
16:30: Festival Biblico: "Testi biblici per gli innamorati di ogni tempo"
18:00: Festival Biblico: "Quando la comunicazione è veramente umana?"
21:00: Festival Biblico: "La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla"
Incontro formativo dei sacerdoti nel secondo quinquennio di ordinazione
20:45: Rotta balcanica: Caritas a fianco dei dimenticati
15:30: Seminario Open Day
19:00: Incontro "Da soli non siamo liberi", in dialogo con Giuseppe Spimpolo
20:00: Preghiera del rosario per le vocazioni
20:30: Incontro pastorale diocesano
15:00: S. Messa con ordinazione presbiterale
10:00: Assemblea diocesana degli operatori Caritas
18:00: Incontro delle consacrate dell'Ordo Virginum con il Vescovo
Venerdì 8 ottobre sarà presentata la raccolta di poesie "Rimembranze", finora inedita, di don Mario Possamai, in Seminario di Vittorio Veneto alle ore 17.00, in occasione del centenario della nascita. Il libro è stato curato dal prof. Aldo Toffoli e sarà presentato dal prof. Silvano Piccoli. Dopo il saluto del rettore del seminario, don Bruno Daniel, seguiranno le testimonianze di d. Pietro Bortolini, della prof. Silvia Canella, del prof. Aldo Toffoli e del mons. Pietro Mazzarotto. Seguirà la lettura di alcune liriche.
Don Mario Possamai, una delle figure più note della Diocesi del secolo scorso, è stato insegnate nei collegi vescovili, nel seminario e più a lungo nel liceo classico Flaminio di Vittorio Veneto. Si è spento in seminario l'8 gennaio 1987. Uomo di vasta cultura e di profonda spiritualità, ha lasciato tracce indelebili nella chiesa diocesana e in tanti alunni che lo hanno avuto come insegnante.