09:30: Festival Biblico: "Amo ergo sum"
15:00: Festival Biblico: "Amoris laetitia. Lo spazio vitale della famiglia"
16:30: Festival Biblico: "L’eros di Dio per noi. L’amore nel Cantico dei Cantici"
18:30: Festival Biblico: "Appartenersi. Perché l'amore è una risorsa"
20:30: Veglia di Pentecoste
21:00: Festival Biblico: "Dimmi un verso anima mia. La poesia come atto d’amore"
07:00: Festival Biblico: "Alla ricerca dell’uomo interiore"
12:00: Festival Biblico: "Agape in convivio"
15:00: Festival Biblico: "Una vita donata per amore: Suor Maria De Coppi"
16:30: Festival Biblico: "Testi biblici per gli innamorati di ogni tempo"
18:00: Festival Biblico: "Quando la comunicazione è veramente umana?"
21:00: Festival Biblico: "La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla"
Incontro formativo dei sacerdoti nel secondo quinquennio di ordinazione
20:45: Rotta balcanica: Caritas a fianco dei dimenticati
15:30: Seminario Open Day
19:00: Incontro "Da soli non siamo liberi", in dialogo con Giuseppe Spimpolo
20:00: Preghiera del rosario per le vocazioni
20:30: Incontro pastorale diocesano
15:00: S. Messa con ordinazione presbiterale
10:00: Assemblea diocesana degli operatori Caritas
18:00: Incontro delle consacrate dell'Ordo Virginum con il Vescovo
"Confido che la magistratura faccia il proprio lavoro con celerità, e mi confermo vicino a don Gigetto De Bortoli anche in questo momento".
Il Vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo manifesta la sua solidarietà al presidente del CEIS, che ha ricevuto un controllo dei carabinieri e dei Nas nella struttura di Serravalle dove ospita oltre 100 profughi africani e asiatici.
“Don Gigetto De Bortoli ha sempre manifestato la sua amarezza per la disinformazione che si fa sul tema dell’ospitalità offerta ai profughi, in particolare nella sua struttura. E proprio per questo ha accolto persino con gioia questo controllo delle forze dell’ordine, che gli permetterà di dimostrare la correttezza del servizio che viene svolto, peraltro in continuo contatto con gli uffici della Prefettura, ed eventualmente di risolvere le criticità che potessero essere rilevate.
In riferimento agli articoli pubblicati sui giornali locali e riguardanti l’indagine sulle presunte condizioni di inadeguatezza della struttura CEIS che ospita i profughi, desidero esprimere un preciso auspicio: che non si traggano pregiudizialmente e precipitosamente (come spesso accade in questi casi) conclusioni di condanna su situazioni che devono essere ancora oggetto di verifica. Lo spazio riservato e i toni che vengono usati possono infatti favorire in chi legge la convinzione che non si tratti di un avviso di garanzia, ma di una condanna già pronunciata.
Prendendo atto del comunicato stampa del CEIS e in sintonia con esso, esprimo l’augurio che venga fatta chiarezza sull’esposto fatto alla magistratura aldilà di pregiudizi o visioni parziali che possono falsare il modo di percepire un servizio come quello del CEIS che si pone come concreto sforzo di accoglienza a persone in stato di grande bisogno".