Incontro della Consulta delle Aggregazioni Laicali
09:00: Incontro dei Vicari Foranei con il Vescovo
09:00: Ritiro spirituale del presbiterio
20:30: Veglia diocesana di preghiera per la vita
18:00: S. Messa nella giornata di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione
20:30: Scuola di preghiera per giovani
Precisazioni della Diocesi in riferimento ad alcune affermazioni comparse sui mezzi di comunicazione
In riferimento alle recenti affermazioni del sig. Alessandro Borga, pubblicate sulla stampa locale a seguito della sua deposizione nella giornata del 20 aprile presso il Tribunale di Treviso, la Diocesi di Vittorio Veneto precisa che non ha posto alcun ostacolo al percorso giudiziario riguardante le accuse mosse al sacerdote don Federico De Bianchi.
Mons. Martino Zagonel, citato nella deposizione, si è effettivamente incontrato nel 2014 con il sig. Borga e in quell’occasione ha ascoltato con attenzione la testimonianza dell’infermiere. Proprio alla luce di quell’incontro, Zagonel si è subito premurato di capire meglio la situazione che gli era stata narrata da Borga ed ha interpellato l’allora coordinatore della Comunità terapeutica. Dopo aver accertato che di questa situazione erano già al corrente le competenti autorità sanitarie, mons. Zagonel ha ritenuto che il caso avrebbe intrapreso un adeguato e autonomo percorso nelle opportune sedi civili, come di fatto è accaduto.
Dal canto suo, il vescovo Corrado Pizziolo, messo subito al corrente della vicenda, ha avviato, con le possibilità a sua disposizione, una verifica delle informazioni ricevute per fare chiarezza sul caso, senza interferire sul procedimento civile già avviato, ed ha preso delle adeguate misure sul versante della cura pastorale.
Si precisa, infine, che il sacerdote don Federico De Bianchi, non appena informato delle accuse a suo carico, sin dal primo momento ha rifiutato categoricamente ogni patteggiamento giudiziale o extragiudiziale, deciso a difendere la sua innocenza davanti alle sedi competenti, come sta facendo ormai da più di tre anni. La Diocesi, pertanto, resta in fiduciosa attesa che l’iter giudiziario giunga a conclusione e restituisca in pienezza la verità dei fatti.