15:00: Incontro del percorso missionario "Andiamo oltre"
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pubblicato mercoledì 2 febbraio 2011
Sono l'ultimo arrivato a Sarh, appena sei anni fa. E vi sono giunto proprio in un momento di grosse novità per la nostra presenza in questa Chiesa-sorella. La direzione del Foyer Séminaire passava al clero locale, don Carlo assumeva la responsabilità della quarta parrocchia appena creata in città, e a me veniva chiesto di aiutare nel Seminario Maggiore di filosofia, unico per tutte le diocesi del Ciad, localizzato qui a Sarh.
Ci veniva quindi chiesta una collaborazione a più ampio raggio. E mi pare che in questi anni essa abbia preso anche una strada ben specifica, quella di un aiuto diretto al clero locale.
Don Carlo, infatti, è stato scelto come "doyen" (letteralmente significa "decano", e corrisponde al nostro vicario foraneo: e lo è di metà diocesi, dato che qui ci sono solo due foranie!). E come tale deve preoccuparsi per tenere uniti i preti; cosa non facile: siamo 23 preti, ma di varie nazionalità, di differenti appartenenze (diocesani, comboniani, salesiani), delle più svariate età, e con differenti occupazioni (parrocchia di città e di savana, scuola, noviziato, centri giovanili, eccetera). E deve anche cercare e fissare date e luoghi per qualche ritiro spirituale: lo fa, con alterni successi di presenze, ma almeno... crea occasioni di incontro. Il che non è poca cosa, in questa immensità geografica che facilita la dispersione.
Da parte mia, cerco di appoggiare la sua azione: spigolando su Internet (quando c'è connessione!), metto assieme quanto può aiutare la vita spirituale, pastorale ed intellettuale dei confratelli, soprattutto documenti del Vaticano; con il sostegno economico di Vittorio Veneto ne faccio copie e le mando loro. Per molti, è l'unica "nuova" lettura possibile, dato che in tutto il Ciad c'è appena una piccola, quasi insignificante libreria, e si trova in capitale, a circa 700 km da Sarh!
Ma soprattutto aiuto al Seminario Maggiore: sono là quattro mezze giornate la settimana, per un po' di scuola, ma in modo speciale per le confessioni e la direzione spirituale. Vivo il mio sacerdozio oggi donandolo ai preti ciadiani di domani. È la pastorale del grano di frumento, seminato sempre nella speranza, anche se con la quasi certezza che il seminatore non ne vedrà la spiga!
Personalmente, quindi, vedo la nostra presenza a Sarh, almeno in questi ultimi sei anni, come una condivisione del nostro sacerdozio con i confratelli ciadiani, e soprattutto come un lanciare sementi per il clero diocesano di domani. Ne vale la pena. Siamo contenti di farlo.
E senz'altro contiamo molto sull'aiuto di preghiera che ci arriva da oltre Sahara e Mediterraneo. Sappiamo che il Monastero Invisibile ci è vicino: invisibile con i nostri poveri occhi, ma senz'altro attraversando mare e deserto, e arrivando in Ciad almeno ogni mese, e sostenendo sia noi che questi nostri carissimi confratelli. Grazie di cuore, a nome nostro e loro.
Don Tarcisio Bertacco | dal gennaio 1991 al 2003 a Sarh dal settembre 2003 al 31.5.2007 a Mongo (deceduto il 31.5.2007) |
Don Carlo Maccari | dal gennaio 1991 al maggio 1994 dal gennaio 2004 (ancora in servizio) |
Don Adriano Zanette | dal settembre 1994 al settembre 1998 rientrato |
Don Ugo Cettolin | dall'ottobre 1998 al giugno 1999 rientrato |
Don Adriano Bellotto | dal gennaio 2001 al dicembre 2004 rientrato |
Don Egidio Menon | dal novembre 2004 (ancora in servizio) |
(da L'Azione, n. 4 del 30/1/2011)