09:30: Festival Biblico: "Amo ergo sum"
15:00: Festival Biblico: "Amoris laetitia. Lo spazio vitale della famiglia"
16:30: Festival Biblico: "L’eros di Dio per noi. L’amore nel Cantico dei Cantici"
18:30: Festival Biblico: "Appartenersi. Perché l'amore è una risorsa"
20:30: Veglia di Pentecoste
21:00: Festival Biblico: "Dimmi un verso anima mia. La poesia come atto d’amore"
07:00: Festival Biblico: "Alla ricerca dell’uomo interiore"
12:00: Festival Biblico: "Agape in convivio"
15:00: Festival Biblico: "Una vita donata per amore: Suor Maria De Coppi"
16:30: Festival Biblico: "Testi biblici per gli innamorati di ogni tempo"
18:00: Festival Biblico: "Quando la comunicazione è veramente umana?"
21:00: Festival Biblico: "La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla"
Incontro formativo dei sacerdoti nel secondo quinquennio di ordinazione
20:45: Rotta balcanica: Caritas a fianco dei dimenticati
15:30: Seminario Open Day
19:00: Incontro "Da soli non siamo liberi", in dialogo con Giuseppe Spimpolo
20:00: Preghiera del rosario per le vocazioni
20:30: Incontro pastorale diocesano
15:00: S. Messa con ordinazione presbiterale
10:00: Assemblea diocesana degli operatori Caritas
18:00: Incontro delle consacrate dell'Ordo Virginum con il Vescovo
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(Altri testi del Coordinamento riguardano i Piani Pastorali e la pastorale d'insieme)
pubblicato sabato 18 febbraio 2012
Il Vescovo: fratel Bianchi ci offrirà una lettura sapienziale e profetica
che farà da traccia ai lavori di gruppo
Succede per tante novità di vita. All'inizio la forza d'inerzia della routine, ma anche una certa paura dell'ignoto, frenano il nostro coinvolgimento. Ma quando ci rendiamo conto che la novità è cosa buona, la titubanza e lo scetticismo si allontanano per lasciare spazio alla partecipazione e all'entusiasmo. È quanto sta avvenendo - per ammissione dello stesso Vescovo - con il Convegno ecclesiale diocesano, ormai prossimo a entrare nel vivo: "Il Convegno è partito un po' in sordina. Le comunità cristiane, già alle prese con un ritmo intenso di attività, erano impaurite da questa novità. Con la Fase Due, però, l'atteggiamento è decisamente cambiato. La scelta di invitare chiunque lo desiderasse a far sentire la propria opinione, in piccoli gruppi, è stata accolta molto favorevolmente. Si è creata una significativa partecipazione e anche una certa attesa, specie da parte dei laici. Devo dire che traggo dallo sviluppo del Convegno dei motivi di consolazione e di fiducia".
Certo, il Vescovo è ben cosciente che il Convegno non sarà un medicamento miracoloso. "Non mi aspetto che risolva tutti i nostri problemi - osserva - ma che ci offra una lettura e un approfondimento della nostra realtà di Chiesa, in modo tale da individuare percorsi per i prossimi anni".
In questo ci sarà di aiuto il priore della comunità di Bose, fratel Enzo Bianchi. Sarà fratel Enzo ad aprire ufficialmente la Fase Tre, la sera di venerdì 2 marzo nella palestra delle Giuseppine a Vittorio Veneto. Negli scorsi giorni il Vescovo e il Vicario generale hanno incontrato il priore a Bose per illustrargli senso e scopo del Convegno. È stato un confronto molto caloroso, all'insegna di una vera convivialità. "Abbiamo chiesto a fratel Enzo di aiutarci, la sera del 2, a comprendere quali siano le condizioni per abitare oggi con fede la terra e quali siano le possibili direzioni di percorso per il futuro - spiega il Vescovo -. La sua sarà una lettura sapienziale e profetica che farà da traccia ai lavori di gruppi che inizieranno il mattino di sabato 3".
Speranza e fiducia sono le due parole che ricorrono più frequentemente nel lessico del Vescovo. "Non dobbiamo farci prendere dal catastrofismo ecclesiale. Sicuramente ci sono delle difficoltà, ma queste devono spronarci a diventare ancora più autentici, per essere davvero sale e lievito. In generale è questo che sta emergendo dalle schede elaborate dai gruppi nella Fase Due. Si insiste sulla necessità di forti esperienze di fede, di coerenza tra fede e vita con l'adozione di nuovi stili di vita, di aiutare tanti adulti disorientati a trovare una direzione per la propria esistenza. In una parola c'è la richiesta di rinforzare la dimensione missionaria della nostra Chiesa per riavvicinare chi si è allontanato".
Federico Citron