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20:00: Incontro di formazione per Facilitatori dei gruppi sinodali
10:00: Incontro di assistenti parrocchiali e foraniali di AC con l'assistente generale
19:00: Incontro delle presidenze e del Consiglio diocesano di AC con mons. Giuliodori
19:00: S. Messa con l'Assistente generale di Azione Cattolica Italiana mons. Giuliodori
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20:30: "Con gli occhi su di te". Adorazione eucaristica per le vocazioni
Giornata mondiale della Gioventù
09:00: Il Vescovo incontra i capi scout e celebra la Messa all'assemblea di zona AGESCI
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20:00: Incontro di formazione per Facilitatori dei gruppi sinodali
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pubblicato lunedì 18 gennaio 2010
Negli ultimi mesi dello scorso anno, esattamente tra luglio e dicembre, il vescovo Corrado insieme al vicario generale ha incontrato i preti e i diaconi operanti nelle singole Unità Pastorali. Sono stati 31 incontri, svolti durante una intera mattinata e terminati con il pranzo. L'incontro era stato proposto e approvato in una seduta del Consiglio presbiterale.
Di Unità Pastorali nella nostra Diocesi, si parla da molto tempo. In un'assemblea dedicata a questo argomento, nel dicembre 1993, le Unità venivano motivate in questi termini: "La realtà sta cambiando e a nuovi bisogni si deve far fronte con soluzioni mirate e aggiornate. Si avverte l'urgenza di nuove forme di evangelizzazione, con criteri, metodi e mezzi che siano più idonei allo scopo. Contemporaneamente un dato è sotto gli occhi di tutti: il calo del numero dei sacerdoti e la crescita della loro età media non consentono più di provvedere, come in passato, alle necessità pastorali con la presenza-residenza del prete in ogni singola parrocchia". Nello stesso incontro, l'Unità veniva così descritta: "L'Unità Pastorale è costituita da più comunità parrocchiali che, pur conservando una propria autonomia giuridica ed economica, concordano e condividono le stesse scelte pastorali, o perché già unificate dalla presenza di un solo sacerdote-parroco, o per una collaborazione pastorale programmata e condivisa tra diversi sacerdoti, laici e consigli pastorali".
Il cammino delle Unità nella nostra Diocesi viene quindi da lontano. Esso ebbe una accelerazione soprattutto negli anni 2004-2005, quando ad ogni parrocchia fu proposto un cammino di riflessione e di approfondimento sul tema. Ma è stato nell'anno pastorale 2005-2006 che il progetto delle Unità fu presentato ufficialmente: esso stabiliva nel numero di 31 le Unità della nostra Diocesi e indicava i primi passi concreti da dare insieme.
La visita del Vescovo, nei mesi scorsi, aveva soprattutto lo scopo di toccare con mano la situazione. Le Unità Pastorali sono effettivamente decollate? Quali forme di collaborazione pastorale tra parrocchie siamo riusciti a mettere in atto? Quali sono le maggiori resistenze e fatiche per una collaborazione pastorale tra comunità parrocchiali?
In un incontro con i moderatori delle Unità Pastorali, poco prima di Natale, il Vescovo ha voluto riferire ciò che ha "visto". Ecco le osservazioni più importanti.
Il progetto del 2005-2006, molto ben elaborato e ricco di indicazioni pratiche, è stato realizzato solo in piccola parte. Dopo un iniziale entusiasmo il cammino si è molto rallentato. Le cause del rallentamento sono molteplici, non ultima il trasferimento del Vescovo a metà anno 2007. Tra i parroci della stessa Unità Pastorale sono in atto forme di aiuto e di collaborazione per il normale servizio liturgico (come, ad esempio, per la celebrazione di una messa o per le confessioni). In alcuni casi è stato promosso l'incontro unitario dei consigli pastorali parrocchiali o per un ritiro spirituale o, più raramente, per un confronto sulla realtà pastorale delle parrocchie. Altrove sono stati avviati corsi di formazione per i catechisti, per animatori liturgici, o percorsi di catechesi per adulti. Abbastanza diffusa è la consuetudine di celebrare insieme alcune significative celebrazioni, come la Via crucis, il Corpus Domini.
Ciò che fa fatica a crescere è una vera e propria collaborazione pastorale tra parrocchie a tutto campo. Essa è più facile, quasi normale, dove le parrocchie sono rette da uno stesso parroco; essa stenta invece a decollare tra parrocchie rette da diversi parroci.
L'incontro con il Vescovo è stato apprezzato soprattutto come forma concreta di accompagnamento del cammino. In esso emerge sempre più la consapevolezza che dobbiamo guardare e preparare il futuro. Ciò comporta una maggior attenzione e determinatezza nel formare insieme laici che assumano nelle nostre comunità, con ancor maggior impegno, la loro corresponsabilità missionaria.
mons. Martino Zagonel
(da L'Azione, n. 2 del 17/01/2010)