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Diocesi di Vittorio Veneto
Disposizioni per le riprese fotografiche
Le seguenti disposizioni hanno valore, nei principi e nelle applicazioni, per ogni celebrazione liturgica (sante Messe, matrimoni, battesimi, cresime, prime comunioni, sacre ordinazioni, funerali, ecc.) celebrate nelle chiese e oratori della Diocesi.
- Si riconosce che le riprese fotografiche o audiovisive possono costituire un'utile e gradevole memoria di particolari celebrazioni che segnano la vita di un cristiano: rivisitate in tempi successivi, possono non solo richiamare preziosi sentimenti, care presenze o altri particolari, ma anche rinvigorire impegni assunti e descriverne il contesto con maggiore intensità spirituale. Si tenga peraltro presente che la vera efficacia spirituale di tali "memorie" si attua in una coerente vita cristiana e nella continuità della pratica sacramentale e della consapevole appartenenza alla comunità.
- Per quanto interessante e brillante possa riuscire la documentazione fotografica o audiovisiva, essa rimane in ogni caso un fatto marginale alla celebrazione, che non può in alcun modo venire alterata o disturbata dall'azione di ripresa nei suoi ritmi e modelli rituali, nei ruoli dei ministri e nella partecipazione dell'assemblea.
- In particolare: celebrante, ministri, sposi, ordinandi, genitori, padrini, bambini e altri protagonisti di celebrazioni sacramentali, non si faranno "comandare" nei loro comportamenti dalle esigenze dei fotografo o dalla macchina da presa, ma solo dalla verità della fede e della preghiera che si esprimono e si attuano nel rito: non dovranno né sentirsi né venir messi a disagio. Nel caso che si verificassero situazioni del genere, a giudizio di chi presiede, si arriverà anche al divieto assoluto di ripresa fotografica.
- Nella normalità dei casi si seguiranno le direttive qui indicate:
- Si determinino uno o due posti nella chiesa, fuori o ai margini del presbiterio in luoghi meno visibili all'assemblea, da dove gli operatori possano fotografare senza disturbare.
- Non sono consentiti avanzamenti o spostamenti di operatori in presbiterio; lungo la navata della chiesa potranno muoversi con discrezione e senza spostamenti di apparecchiature ingombranti.
- Durante la celebrazione non si faccia uso di flash e non si accendano improvvisamente lampade di grande intensità: il materiale tecnico oggi a disposizione dei professionisti consente riprese fotografiche o cinematografiche anche con una illuminazione normale. Se si rende necessario, si provveda ad una costante maggior illuminazione dell'ambiente fin dall'inizio della celebrazione.
- Si faccia presente anche ai fedeli disposti nella navata la sconvenienza dell'uso del flash per le riprese di fotografie: la liturgia non è uno spettacolo da registrare, tanto meno con criteri privatistici, ma un avvenimento da partecipare con fede e devozione che coinvolge la Chiesa e deve coinvolgere direttamente le singole persone. Si può osservare che in molti ambienti e per vari motivi l'uso del flash è severamente proibito; si comprendano quindi anche le esigenze della celebrazione cristiana, né vale prendere esempio dal decadente e abusivo comportamento di qualche ambiente.
- Nelle celebrazioni che coinvolgono una pluralità di persone, si scelgano uno o due operatori cine/fotografici, che prestino la loro opera per tutti gli interessati e si invitino i presenti ad astenersi dall'uso di proprie macchine da ripresa.
- Gli operatori, incaricati di riprese fotografiche durante le celebrazioni, oltre ad osservare quanto sopra prescritto, curino il rispetto verso i ministri e l'assemblea con la silenziosità e la discrezione di gesti e movimenti, il contegno serio e un atteggiamento, quanto meno, di comprensione della sacralità dell'azione che si sta svolgendo.
- Il sacerdote che prepara o dirige la celebrazione (normalmente il parroco o il rettore della chiesa) si farà carico di informare di queste direttive gli operatori del settore, che abitualmente od occasionalmente agiscono nella sua chiesa, e di esigerne l'osservanza. Con loro prenderà in precedenza i necessari accordi, ai quali essi dovranno sottostare.
- Dopo la celebrazione ci sarà maggior possibilità di fotografie e di riprese di gruppi o di singole persone, conservando tuttavia il doveroso rispetto al luogo sacro, alla Presenza eucaristica e all'arredo (particolarmente all'altare e agli altri principali elementi del presbiterio).
Il direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale liturgica
Vittorio Veneto, novembre 1991
Confermate nel settembre 2008