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pubblicato giovedì 18 dicembre 2008
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Zelarino, 8 dicembre 2008
Festa dell'Immacolata
Cari sacerdoti e fedeli
e care famiglie e comunità cristiane,
come vescovi del Nord-Est è da diverso tempo che abbiamo preso in esame e seguito con preoccupazione la situazione di crescente difficoltà in cui versano numerose scuole paritarie cattoliche e, in particolare, quelle per l'infanzia che operano con impegno e qualità culturale ed educativa in tante parrocchie e comuni del nostro territorio.
La scuola paritaria è stata riconosciuta dalla legge come un'istituzione che svolge un servizio pubblico, insieme alla scuola statale, e fa dunque parte dello stesso sistema scolastico nazionale.
Purtroppo da tempo essa non gode però di un altrettanto pubblico finanziamento, per cui le famiglie che scelgono di iscrivere i bambini e ragazzi a questa scuola devono sostenere oneri aggiuntivi, che gravano sui loro bilanci, e le parrocchie o cooperative di genitori o comunità religiose, che le amministrano, sono costrette ad appianarne ogni anno i crescenti costi di gestione.
I contributi dello Stato, infatti, sono fermi ormai da anni e giungono sempre con molto ritardo, quelli della Regione e dei comuni coprono solo parzialmente il deficit che si è fatto ormai pesante ed insostenibile.
Quest'anno sono subentrate, purtroppo, ulteriori difficoltà dovute al taglio dei fondi statali, solo parzialmente ripristinati, e al blocco di quelli regionali, che rischiano di mettere in ginocchio le scuole paritarie, con grave danno per le famiglie e le comunità. Per questo chiediamo con forza, anche a vostro nome, che sia lo Stato che la Regione continuino a mantenere il loro impegno finanziario, adeguandolo altresì al costo della vita di questi anni. I comuni, a loro volta, siano attenti e disponibili a sostenere la scuola paritaria, in special modo quella dell'infanzia che, radicata nel tessuto vitale del territorio, rappresenta un servizio e un valore indispensabile per tante famiglie e alunni.
Ci auguriamo, inoltre, che questa circostanza scuota le coscienze di tutti e si giunga a risolvere il problema della parità scolastica come avviene da tempo nella maggior parte dei paesi europei. È necessario per questo riconoscere il diritto primario di ogni famiglia a scegliere - con uguali diritti e doveri - la scuola, statale o paritaria, che ritiene più consona ai propri valori educativi. Le scuole paritarie cattoliche godono dell'apprezzamento delle famiglie per il loro servizio qualificato sul piano culturale e ricco di umanità e di amore. Sono aperte a tutti gli alunni, cattolici e non, e desiderano accogliere soprattutto quelli di famiglie povere e bisognose.
Come Pastori ci sentiamo vicini e coinvolti ai problemi di tutta la scuola e auspichiamo che, con l'apporto di ogni componente della nostra società, si possa sostenerla nelle sue legittime esigenze culturali e formative. Siamo convinti che anche la realizzazione compiuta della parità scolastica possa contribuire al raggiungimento di questi obiettivi.
Per informare, riflettere sul problema e proporre vie concrete di soluzione abbiamo indetto - d'intesa con tutte le associazioni e le federazioni della scuola cattolica - per domenica 21 dicembre, alla vigilia del Natale, la Giornata della "scuola aperta". In questa circostanza le scuole paritarie promuoveranno occasioni d'incontro e di visita alle loro strutture, attivando altresì un'assemblea aperta a tutti, famiglie, docenti e personale, amministratori locali e popolazione.
Vi invitiamo, pertanto, a partecipare attivamente a tale Giornata, in modo da far sentire alta la voce della comunità a salvaguardia di una realtà educativa di grande valore cristiano e civile del nostro territorio.
A nome dei vescovi del Nord-Est, saluto con affetto i bambini e gli alunni di ogni scuola, augurando loro e alle rispettive famiglie un sereno Natale del Signore.
+ Cesare Nosiglia
arcivescovo di Vicenza,
delegato della Conferenza Episcopale Triveneto
per la cultura, scuola e università