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pubblicato giovedì 17 gennaio 2013
Lo svolgimento concreto della visita pastorale nelle singole foranie, unità pastorali e parrocchie (e in tutte le realtà che incontrerà) sarà preceduto da incontri con i responsabili secondo un calendario prestabilito.
La visita pastorale è una forma privilegiata di incontro, di conoscenza, di dialogo e di presenza reciproca del pastore e dei fedeli, rispondendo all'esigenza di conoscere e farsi conoscere, secondo le parole di Gesù: "Conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me" (Gv 10,14).
Il primo posto nello svolgimento della visita pastorale spetterà dunque alle persone, attraverso l'incontro, i contatti, il dialogo con i sacerdoti e con i fedeli, individualmente e a gruppi.
L'esame dei luoghi di culto, delle strutture pastorali, dei beni culturali, artistici ed economici della parrocchia verrà dunque delegato ai collaboratori del Vescovo, appositamente incaricati.
Gli incontri del vescovo assumeranno forma e stili diversi a seconda che si tratti di celebrazione liturgica, di catechesi o di istruzione, di incontri con giovani e con bambini, di esercizio della carità verso i malati, di pietà verso i defunti, di dialogo con i sacerdoti, con coppie di sposi, con categorie di persone, con laici responsabili di attività pastorali, eccetera.
La visita pastorale, pur avendo dei momenti che faranno riferimento alla forania, privilegerà la realtà della parrocchia e quella dell'unità pastorale. Si tratta di una scelta che dà certamente rilievo (com'è nella tradizione) alla singola parrocchia, ma che - prendendo atto dei cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni - riconosce le realtà delle unità pastorali e intende, inoltre, anche sostenerne l'importanza e favorirne la crescita e lo sviluppo nella direzione dell'unità, della condivisione e della collaborazione pastorale.
In ogni caso, visitando le singole parrocchie e unità pastorali, il Vescovo mantiene l'obiettivo di rafforzare l'unità e la comunione della Chiesa locale, risvegliando nei sacerdoti e nei fedeli la coscienza della loro appartenenza alla Diocesi e alla Chiesa universale.
(da L'Azione, n. 2 del 13/1/2013)