10:30: Partecipa al pellegrinaggio e celebra la S. Messa con i diaconi
15:00: Scioglimento del voto fatto alla Madonna della salute nel tempo del COVID
20:00: Incontro di formazione per Facilitatori dei gruppi sinodali
10:00: Incontro di assistenti parrocchiali e foraniali di AC con l'assistente generale
19:00: Incontro delle presidenze e del Consiglio diocesano di AC con mons. Giuliodori
19:00: S. Messa con l'Assistente generale di Azione Cattolica Italiana mons. Giuliodori
14:45: "Resti o scappi?" Reverse escape room
20:30: "Con gli occhi su di te". Adorazione eucaristica per le vocazioni
Giornata mondiale della Gioventù
09:00: Il Vescovo incontra i capi scout e celebra la Messa all'assemblea di zona AGESCI
10:45: S. Messa per il 30mo anniversario della beatificazione di fra’ Claudio Granzotto
16:30: La Cattedrale: una storia nella Storia
17:00: Inaugurazione della mostra Artisti per Papa Roncalli, Giovanni XXIII
20:00: Incontro di formazione per Facilitatori dei gruppi sinodali
15:00: Corso di aggiornamento IRC: La sfida della cittadinanza mondiale solidale
20:30: Tavola rotonda per i 110 anni del settimanale L'Azione
14:30: Incontro di formazione per i Ministri straordinari della Comunione
16:00: Vespri solenni per l'inizio dell'Anno Liturgico
17:00: Incontro delle consacrate dell'Ordo Virginum con il Vescovo
La XXI Settimana Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto si presenta quest’anno con una modalità rinnovata, cercando di cogliere gli stimoli della precedente edizione che invitava, con le parole di papa Francesco, ad “avviare processi più che possedere spazi”. In fase preparatoria, ci era parso fondamentale perciò non lavorare soltanto per organizzare una settimana di eventi – fatto già di per sé impegnativo – ma fare in modo che tali iniziative fossero capaci di attivare veri e propri processi di partecipazione e di cambiamento non confinabili nella logica del “possedere gli spazi” di alcune conferenze serali.
Questo si è reso tanto più necessario visto il tema della “partecipazione”, declinato in varie forme, che si è voluto affrontare e che già ci orienta alla Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (Trieste, 3-7 luglio 2024).
Si è pensato così di coinvolgere un preciso territorio della Diocesi, chiedendo che si sentisse protagonista dell’organizzazione della Settimana Sociale diocesana, a partire dai Sindaci e dai Consigli Comunali, coinvolgendo via via le realtà associative e gli imprenditori della zona. La scelta è stata dettata da criteri minimali: individuare Comuni che non fossero impegnati con la scadenza del voto nei prossimi mesi per non incidere su eventuali campagne elettorali, e che presentassero spunti interessanti per approfondire il tema della partecipazione.
A partire dal mese di novembre 2023, le comunità di Mareno di Piave e di Santa Lucia di Piave sono diventate quindi un “laboratorio dinamico” in cui la proposta della Settimana Sociale diocesana ha gradualmente preso forma nella sua proposta finale. È stata, per così dire, l’apertura di un cantiere di lavoro con gli Amministratori locali, con il mondo produttivo e con le numerose associazioni, attraverso incontri stimolanti e partecipati. Cantieri di lavoro che, partendo dagli obiettivi dettati dalla Settimana Sociale, hanno aiutato i protagonisti a leggere la propria realtà e a individuare possibili passi da avviare per stimolare – anche in futuro – la partecipazione attiva nelle proprie comunità.
Alcune delle realtà interpellate saranno anche protagoniste, attraverso il lavoro preparatorio e la segnalazione di buone pratiche, della Settimana Sociale di Trieste del prossimo luglio: questo per dire sia l’orizzonte ampio verso cui vogliamo proiettarci con il nostro evento diocesano, sia per sottolineare come il lavoro fin qui fatto rappresenti soltanto il primo passo di un percorso che, insieme, può e deve ancora essere compiuto. Sarà proprio questo criterio un parametro di verifica dell’efficacia della nostra Settimana Sociale: quali passi di consapevolezza e di novità nasceranno a livello di partecipazione comunitaria? Quale rete di rapporti andrà consolidandosi in nuove e più ricche collaborazioni?
Ci auguriamo che l’esperimento risulti essere vincente e sia di stimolo per replicare anche in altre zone della Diocesi un’avventura che, già dai primi passi, ha dimostrato di essere affascinante e feconda.
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