Centro Missionario Diocesano
 

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I progetti di solidarietà della Quaresima 2011



Per vivere intensamente lo spirito della Quaresima, proponiamo alcuni progetti di solidarietà che sono un invito a liberarsi dall'egoismo, a dare con generosità al povero, a uscire dall'illusione dell'autosufficienza e da quella profonda chiusura che è l'origine stessa dell'ingiustizia.


Come abbiamo sempre fatto dal 1962 - anno in cui è iniziata la nostra cooperazione missionaria con altre Chiesa dell'Africa e dell'America Latina - anche quest'anno diamo un'attenzione privilegiata ai progetti sorti in quelle Chiese grazie anche all'iniziativa dei nostri missionari. Alcuni di questi progetti sono ormai affidati alla responsabilità della Chiesa locale, ma continuano ad aver bisogno del nostro sostegno e della nostra solidarietà.


I progetti già affidati a forze locali e che hanno ancora bisogno della nostra solidarietà, sono:


Associazione "Brotando Vida" di Guanambì (diocesi di Caetité - Brasile) dove opera ancora la nostra volontaria Imelda Bornia e che coordina 6 progetti parrocchiali in favore di ragazzi, adolescenti, famiglie in difficoltà: ci siamo impegnati a contribuire annualmente con € 15.000.


Foyer Seminaire di Sarh (Ciad) diretto da un prete ciadiano, che accoglie giovani in ricerca vocazionale: il nostro contributo annuo è di € 15.000.


Un piccolo segno di solidarietà lo inviamo anche al vescovo di Caetité (Brasile) per il Seminario Diocesano e al vescovo di Muyinga (Burundi) per le necessità della diocesi.


I progetti la cui responsabilità è ancora affidata ai nostri missionari sono quelli delle parrocchie di Riacho e Matina (in Brasile) e Santa Maria Madre della Chiesa (in Ciad):


d. Giovanni Zanchetta e d. Alberto Basso in servizio pastorale a Riacho e Matina, chiedono un aiuto

  • per la costruzione di un centro comunitario in un quartiere di Riacho
  • per il rinnovo dell'impianto di radio-diffusione della radio parrocchiale
  • per la formazione dei catechisti e animatori parrocchiali

Il totale di spesa previsto è di € 13.000


d. Carlo Maccari e d. Egidio Menon, in servizio pastorale a Sarh, chiedono un aiuto

  • per soccorso a casi di emergenza estrema che sempre si presentano, soprattutto nei settori salute ed alimentazione;
  • per la "merenda" dei 300 bambini che frequentano la scuola parrocchiale: la scodella di "bouille" (un bollito di farina di miglio, con arachidi macinati ed un po' di limone) per molti do loro è l'unica cosa che mettono in pancia per tutta la giornata;
  • per la nuova comunità S. Matteo, nella parte nord-est della città che si sta sviluppando molto. È stato acquistato un terreno di 30 x 30, si sta già scavando il pozzo (l'acqua è sempre la cosa più necessaria!), poi si dovrà fare il muro di cinta, e pensare al minimo per celebrazioni ed incontri (una chiesetta o un hangar coperto), senza dimenticare le due stanzette per il custode e i servizi igienici.

Il totale di spesa prevista è di circa € 15/20.000


In questi anni non abbiamo mai fatto mancare qualche piccolo segno di solidarietà alla diocesi di Livramento,(in Brasile) dove è vescovo dom Armando Bucciol e dove opera anche d. Giuseppe Menon, attualmente impegnato nel portare a termine la chiesa parrocchiale di Ibipitanga. Secondo le possibilità, pensiamo di esprimere la nostra solidarietà inviando qualche contributo per:

  • il Seminario Diocesano
  • il completamento del nuovo Centro diocesano di formazione
  • il completamento della chiesa parrocchiale di Ibipitanga


Altri progetti


Bolivia

P. Mario Merotto, 84 anni, di Sernaglia, in missione da 43 anni e in Bolivia dal 2000, chiede un aiuto per il progetto "Obra Educativa Cavanis de Pentaguazu", nella diocesi di Santa Cruz de la Sierra. Il progetto è sorto in una periferia segnata da una urbanizzazione "selvaggia" e mantiene una grande struttura educativa che accoglie circa 2.000 bambini, ragazzi e giovani dai 6 mesi ai 18 anni, cioè dall'asilo nido al diploma di maturità. P. Mario non è nuovo a questo tipo di iniziative. Nella sua lunga vita missionaria ha lavorato principalmente nel campo dell'educazione e della formazione e ha fondato vari collegi e case di accoglienza per ragazzi a rischio, sostenendo le spese per gli studi di molti di loro attraverso adozioni a distanza. Con circa € 300 copre le spese di studio di un ragazzo per un anno. Ci siamo impegnati per l'equivalente a 20 o 30 adozioni per un anno, quindi per un totale di € 6/9.000.


Camerun

P. Italo Lovat, di Campolongo, missionario Saveriano, ci scrive da Benakuma, diocesi di Bamenda, dove da anni è impegnato anche in costruzione di scuole in una regione confinante con la Nigeria che lo stesso Giovanni Paolo II aveva raccomandato come terra di prima evangelizzazione. Nonostante le energie e la resistenza alle fatiche si stiano "sbriciolando" - così ci scrive - è impegnato a portare a termine la costruzione di un centro per disabili iniziato grazie ad una offerta sostanziosa di una benefattrice di Conegliano. È arrivato al tetto (come documentano le foto inviate), ma per completare l'opera ci vogliono ancora 30/40 mila €. Si è deciso allora ad inviare un SOS anche a noi per chiedere qualche briciola. Pensiamo di contribuire con € 3/5.000.


Costa d'Avorio

P. Guei Saho Laurentin, parroco di Taï ci scrive ringraziando per l'aiuto inviato nel 2009, tramite le suore di Maria Ss. ma Consolatrice dell'Ospedale De Gironcoli di Conegliano, per la manutenzione e ristrutturazione della chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Famiglia. Al ringraziamento aggiunge una informazione e una richiesta di aiuto. I lavori della chiesa non sono ancora finiti e la comunità continua a celebrare all'aperto. Le piogge abbondanti spesso impediscono di concludere le celebrazioni. Il parroco ci invia anche un dettagliato preventivo di spesa dei lavori che è di circa € 12.000 e ci chiede un contributo secondo le nostre possibilità. Attraverso le suore di Maria Ss. ma Consolatrice pensiamo di inviare € 3/4.000.


Eritrea

Da Asmara P. Samuele Asghedom, cistercense, nel novembre scorso ci ha scritto quanto segue:

"Nell'autunno del 2004 sono venuto al Centro Missionario per chiedere aiuti per famiglie povere dell'Eritrea che in quegli anni si trovavano in grave difficoltà. Esposi la situazione del paese e lei, con gentilezza, mi promise che ci avrebbe aiutato e per 3 anni ci aiutò generosamente.

Negli anni successivi, vedendo che in alcune parti dell'Asia vi erano situazioni di difficoltà, ho ritenuto opportuno non chiedere altri aiuti. Ora che in Eritrea vi sono particolari situazioni di fame, fiducioso ricorro di nuovo a lei. Tra le cause della cattiva situazione vi è certamente la mancanza di piogge, ma è l'incapacità e la cattiva volontà del dittatore che sta danneggiando maggiormente. Nella presunzione che il paese stia producendo l'alimento necessario, ha proibito il commercio di cereali con l'estero e ha rifiutato l'aiuto che gli verrebbe dall'Europa e dagli Stati Uniti. Per assicurarsi delle sue supposizioni, nel periodo della trebbiatura ha mandato suoi agenti per controllare la quantità del prodotto annuo e verificare se esso sia sufficiente. Dopo due anni ha constatato che non è sufficiente.

Un contadino che conosco, il quale espresse critiche al modo di fare del governo, fu minacciato. Per sfuggire a castighi emigrò in Etiopia. Saputo questo, il governante, dicendo che, se il padre di famiglia non è in casa non c'è chi lavora i campi, ha tolto alla famiglia tutta la proprietà di campi e terreni ereditati dagli antenati e, contro ogni legge, li ha dati ad altri.

So bene che vi sono gravi difficoltà anche in Italia, però penso che la situazione in Eritrea sia peggiore. Alcune famiglie spesso vanno a letto senza cena. Ecco perché ricorro a lei, fiducioso che non ci trascurerà".

Da altre fonti sappiamo che la situazione in Eritrea è, per tanti versi, drammatica. Ai piccoli aiuti inviati in passato, P. Samuele ha sempre risposto documentando l'utilizzo fatto. Pensiamo di dare anche quest'anno un nostro piccolo contributo di almeno € 5/8.000.


Guinea Bissau

Dom Pedro Zilli, vescovo della diocesi di Bafatà nel sud della Guinea Bissau ci chiede un aiuto per la ristrutturazione di una antica cappella dedicata a "Nostra Signora di Fatima" e costruita durante la presenza dei Portoghesi in Guinea Bissau. Il progetto nasce su sollecitazione dei parrocchiani direttamente al Parroco Padre Abramo Ambessum Sambu, originario della Guinea Bissau e al Vescovo.

La cappella di "Nostra Signora di Fatima" è la chiesa maggiormente frequentata dalla popolazione di Bafatà, ma a causa delle piogge e delle infiltrazioni necessita di un risanamento dei muri sia esternamente che internamente.

Il progetto prevede:

  • la preservazione della struttura esistente ampliandone i lati per aumentare la capienza di almeno altri 50 posti;
  • l'ampliamento della parte posteriore per creare una piccola sacrestia e una piccola sala riunioni;
  • la costruzione di due piccoli bagni;
  • la sistemazione del tetto nelle parti più critiche e il rifacimento del piccolo muro davanti alla chiesa.

La spesa complessiva prevista si aggira sui 25.000 €. L'Associazione Insieme per l'Africa Onlus di Gainiga (Ceggia) contribuisce alla realizzazione del progetto con € 5.000. La nostra diocesi si è impegnata per un contributo dello stesso valore: € 5.000.

NB. L'Associazione Insieme per l'Africa cerca uno o due muratori volontari disponibili a recarsi in Guinea Bissau per seguire i lavori nel periodo invernale (ottobre 2011 - marzo 2012) con una squadra di operai locali. Questo permetterebbe una riduzione del costo di almeno il 40%.


Indonesia

Suor Aloisia Dal Bo, di Colle Umberto, religiosa del Santo Volto, ci scrive dalla missione indonesiana di Koting nell'isola di Flores: "Le leggi governative obbligano le insegnanti, che già operano nella nostra scuola materna, a conseguire la laurea. Nella suddetta scuola materna, da diversi anni prestano servizio 5 giovani ragazze molto impegnate e piene di buona volontà, con un salario mensile di circa € 25. Troppo poco per vivere e frequentare l'università! Anche le loro famiglie, contadine e con altri figli che studiano, non sono in grado di aiutarle. Con il nuovo anno scolastico le abbiamo iscritte, con la speranza di trovare qualche aiuto. Insegnano al mattino e frequentano la scuola al pomeriggio. La spesa prevista per il conseguimento della laurea delle cinque insegnanti corrisponde a circa € 6.000. Sappiamo tutti quanto sia importante la formazione per il futuro delle nazioni povere e della persona stessa. Per questo chiediamo un contributo".

Pensiamo di contribuire almeno per il 50% della spesa, cioè € 3.000.


Madagascar

P. Bruno Dall'Acqua, di Colfrancui, missionario carmelitano, opera da più di 8 anni nella diocesi di Mahajanga al nord-ovest del Madagascar. È la diocesi più estesa del paese con una superficie di 71.900 Km2, una popolazione di circa 1.277.000 abitanti di cui solo il 23% cattolici. I protestanti sono circa il 15%, il 3% sono mussulmani e il resto segue le credenze degli antenati.

Da circa 2 anni P. Bruno è anche responsabile dell'economia della diocesi pur seguendo nei fine settimana la zona pastorale di Marvoay, a 95 Km dal centro diocesi. La missione di Marvoay comprende 35 parrocchie e si estende su una superficie di circa 70 Km di diametro. I 4 padri responsabili della missione di Marvoay, insieme a un diacono, a un cooperante italiano e a 5 giovani in cammino vocazionale, operano anche in ambito sociale e sono impegnati nella realizzazione di scuole e di un centro sanitario, nella promozione di associazioni di contadini e nelle adozioni a distanza di circa 300 bambini malnutriti.

P. Bruno, a nome del vescovo, ci chiede un aiuto per la diocesi impegnata a fornire un mezzo di trasporto non troppo costoso ai suoi preti - che non sono molti, ma sono ancora giovani - per permettere loro di visitare più spesso le comunità cristiane. Alcuni già possiedono una macchina o una moto, ma c'è chi non ha ancora nessun mezzo di trasporto e deve affrontare anche 5/8 ore di viaggio su strade spesso in condizioni precarie. La diocesi chiede un aiuto per dotare due missioni di una moto, tipo cross, del costo di circa 2.600 € ciascuna per un totale di € 6.200. La nostra diocesi si impegna a dare un contributo di € 5.000.


Patagonia - Argentina

Suor Luigina Silvestrin, salesiana, di Parè ci scrive: "Inizio il terzo anno qui in Rawson, sulla costa atlantica, a circa 1600 Km da Buenos Aires. Rawson, capitale della provincia del Chubut, è una città in crescita, un porto di mare. Abbiamo molta richiesta di iscrizione agli ultimi anni delle superiori e ci stiamo dando da fare per aprire tre nuovi corsi. A tale scopo abbiamo già cominciato a costruire alcune nuove aule, anche se non sappiamo se riusciremo a concludere i lavori. Oltre a ciò dobbiamo provvedere anche alla manutenzione degli ambienti esistenti, alcuni dei quali più che centenari. Dato il contesto nel quale operiamo, riteniamo urgente dare una risposta positiva alla richiesta che ci viene dalla gente. I nostri alunni sono di classe popolare e pagano una quota minima per collaborare alle spese di gestione della scuola. Volevo sapere se esiste la possibilità di ricevere un aiuto per questa finalità". Pensiamo di collaborare inviando almeno € 3.000



Altre richieste, oltre a quelle sopra segnalate, arrivano al Centro Missionario Diocesano. Confidiamo nella generosità dei cristiani delle nostre comunità per poter soddisfare, almeno in parte, quelle più urgenti.



Per informazioni, materiale, offerte, rivolgersi al Centro Missionario Diocesano




 
 
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