Proponiamo di vivere la quaresima facendo memoria ogni giorno di un martire dei nostri giorni o relativamente vicino a noi nel tempo. Se la Quaresima è tempo privilegiato per l'ascolto della Parola di Dio, nutriamo la nostra fede mettendoci in ascolto della Parola che si è fatta carne in Gesù e nella vita dei suoi amici martiri. Se la Quaresima è tempo di fraternità e di solidarietà con i poveri, imitiamo le opere di misericordia di tanti nostri fratelli che, come Gesù, si sono fatti servi, fedeli fi no alla morte, dei piccoli, dei poveri, dei perseguitati per la giustizia. Se la Quaresima è tempo di conversione imitiamo l'esempio dei martiri, "pietre vive e preziose, scolpite dallo Spirito con la croce e il martirio, per la città dei santi" (dall'inno per i martiri). Questo calendario ti accompagni durante i giorni della Quaresima. Usalo per un breve momento quotidiano di preghiera personale o in famiglia. Comincia con l'ascolto della testimonianza del martire del giorno e concludi con la preghiera (nel fascicolo stampato alle pagine 62-63). |
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,24-25).
Mi sono venute in mente queste parole di Gesù leggendo le affascinanti paginette di questo calendario quaresimale. Per ogni giorno della Quaresima viene riproposta la memoria di un martire del nostro tempo. Ciò che colpisce accostando le memorie qui riportate è che la quasi totalità di questi "testimoni" (questo è il significato della parola "martiri") hanno incontrato la morte a motivo della loro decisione di rimanere nel luogo dove si trovavano, continuando a vivere con coerenza la loro fede. Riporto alcune significative espressioni:
Sono alcune delle frasi che troviamo nelle pagine di questa preziosa raccolta. Ascoltando queste affermazioni viene spontaneo rievocare la suggestiva frase del salmo 37 che abbiamo preso come titolo del nostro Convegno diocesano: "Abita la terra e vivi con fede!". Tutti questi martiri hanno davvero vissuto con fede nella terra in cui il Signore li ha posti ad abitare. E questo ha significato, per ognuno di loro, diventare chicco di grano caduto proprio in quella terra dove avevano scelto di continuare ad abitare. Avrebbero potuto andarsene, tornare al loro paese oppure evitare comportamenti "pericolosi". Non l'hanno fatto: hanno invece perseverato nella loro fede prestando fiducia alle parole di Gesù: «Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna». Ma più ancora hanno perseverato nella fede perché hanno condiviso l'amore del Padre e l'amore di Gesù, vero "chicco di grano" che ha accettato di "cadere" nella terra della nostra umanità
Con le parole che danno il titolo a questo calendario, possiamo dire che questi martiri hanno tenuto accesa nel loro cuore la stessa passione per l'uomo che arde, da sempre, nel cuore del Padre e nel cuore di Gesù. Una passione che è, allo stesso tempo, amore e sofferenza, bellezza e croce. Una passione che diventa com-passione e quindi disponibilità ad amare come ha amato Gesù, fino a dare anche la vita: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici" (Gv 15,12-13).
La lettura meditata e pregata di questo calendario può davvero aiutarci a fare dei passi nella direzione che ci proponiamo con il nostro Convegno diocesano: "Abita la terra e vivi con fede. Testimoniamo e annunciamo l'amore di Dio per l'uomo".
I martiri che ci vengono presentati stanno a incoraggiarci e a sostenerci nell'impegno di accendere anche nel nostro cuore la passione di Dio per ogni uomo. Uniti a Gesù e infiammati dal suo stesso amore - animati cioè dal suo Spirito - potremo compiere scelte coraggiose, ispirate alle sue beatitudini e al suo esempio. Ed è proprio grazie a queste scelte evangeliche (le quali inevitabilmente passano per la strada della croce, come è stato per Gesù) che noi esprimeremo e testimonieremo la nostra fede. Non bastano le parole o le buone intenzioni: sono necessari esempi concreti di vita.
In questo senso mi piace concludere riportando una frase del recente intervento di L. Accattoli nella nostra Cattedrale, in occasione di un incontro nel cammino del Convegno:
"Sono venuto convincendomi che a convertire sono il Vangelo e i "fatti di Vangelo": cioè la parola di Gesù attestata nei Vangeli e la vita dei cristiani ispirata a quella parola. Per "fatti di Vangelo" intendo le testimonianze cristiane più radicali e disinteressate, ispirate alle beatitudini e all'esempio di Gesù: la fede pagata con la vita, ogni forma di misericordia, la povertà scelta o accolta, la sofferenza redenta dalla grazia, l'amore senza motivo e quello per i nemici, l'accettazione della morte nella speranza della risurrezione».
Ci accompagni e ci sostenga nell'itinerario quaresimale la Beata Vergine Maria che, in quel "pellegrinaggio della fede" che è stata la sua vita, ha saputo più di ogni altro condividere l'amore e la com-passione di Gesù per noi uomini.
+ Corrado Pizziolo
Poster, calendari quaresimali e salvadanai sono in distribuzione alle parrocchie.