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pubblicato mercoledì 31 gennaio 2007
Si è aperto con Chagall e con il Cantico dei Cantici il convegno di pastorale familiare che si è tenuto in Seminario vescovile sabato 13 e domenica 14 gennaio, organizzato dal Centro pastorale per la famiglia e dall'Azione cattolica diocesana. Dopo il momento iniziale di preghiera e il saluto ai presenti da parte di Brunella e Ubaldo Vaglieri, di don Roberto Camilotti e del Vescovo, in entrambe le giornate, sullo schermo della sala si è ammirata un'antologia di quadri del noto pittore, alternati alle parole del Cantico che apparivano in dissolvenza. Dalla comunicazione pittorica e lirica si è passati a quella musicale, con il cantautore Alberto Cantone, che ha interpretato e commentato alcuni testi di musica contemporanea sul tema dell'amore, espresso e manifestato in diversi modi.
La seconda parte del pomeriggio del sabato ha visto l'intervento del teologo Dario Vivian che ha proposto una lettura sapienziale dell'esperienza di amore come agape e come eros: dal riconoscimento della nostra povertà al bisogno di essere amati, dall'importanza che l'amore trovi le parole (che sia, cioè, detto), alla domanda d'amore che Gesù rivolge a Pietro.
La giornata di domenica si è aperta con l'intervento di una coppia di docenti universitari, Giulia Paola De Nicola e Attilio Danese, che hanno calamitato l'attenzione dei presenti alternando e intrecciando i loro interventi in perfetta sintonia per fornire un contributo variamente articolato ai modi di esprimere l'amore di giovani e adulti e di sperimentarlo nella vita di coppia e di famiglia. Scorrendo l'enciclica "Deus caritas est", citando Virgilio, Neruda e Gibran - ma anche la net-society - hanno sottolineato quanto l'amore passionale come quello laico o quello cristiano sia importante per l'uomo, che cresce anche attraverso i suoi gesti, perfezionando, nei modi e nei tempi, la capacità e la qualit& agrave; della comunicazione.
Dopo pranzo i lavori sono ripresi con l'intervento del Vescovo, che ha esposto cosa s'intende per amore, rifacendosi ancora una volta alla "Deus caritas est". Monsignor Zenti si è soffermato sull'importanza e sulla positività della relazione uomo-donna che viene assunta da Gesù come segno del suo amore per la Chiesa e che rimanda alla relazione d'amore che esiste tra Padre, Figlio e Spirito Santo nella Trinità. Nel concludere il suo intervento ha ribadito la vicinanza e l'impegno della Chiesa nell'ascolto delle esperienze affettive dei suoi membri.
Il convegno ha avuto il suo compimento con la celebrazione dell'Eucaristia nella cappella del Seminario.
Daniela Bentivoglio e Annamaria Bez
(da L'Azione, n. 3 del 21/01/2007)